Oggi intervistiamo il Geom. Alberto Betti, libero professionista e titolare dell’azienda Omega Soluzioni, una società di servizi che nasce dalla fusione di esperienze pluriennali maturate nel settore delle professioni tecniche, della consulenza tecnico-giuridica e della cantieristica edile, unitamente a formazione specialistica in corsi certificati di alto livello.

Geom Alberto Betti, Omega Soluzioni

La società ha ricevuto l’incarico di svolgere l’esecuzione di rilievi geometrici-strutturali, e indagini tecnico-diagnostiche finalizzate a successive verifiche sismiche, su alcune infrastrutture di rete viaria provinciale. Non citeremo in questo articolo la committenza, ma sottolineiamo che la commessa richiedeva l’uso del BIM e prevedeva la consegna di modelli di rilievo architettonico in formato IFC, per successive operazioni di calcolo strutturale, di alcuni ponti e viadotti.

Alcuni scatti di una delle strutture da rilevare

Dopo le fasi di rilievo strumentale in loco, sono stati prodotti i disegni 2D dettagliati contenenti tutte le misure necessarie alla restituzione dei modelli da consegnare.

Grazie alle capacità di modellazione di ARCHLine.XP, unite ad analisi attente, è stato possibile restituire modelli IFC perfetti, curati nei dettagli, e contenenti al proprio interno molte irregolarità, tipiche del nostro patrimonio edilizio.

Le irregolarità, e le complessità dovute anche al fatto che in molti casi si trattava di strutture che nel tempo hanno subito più interventi di rinforzo o ampliamento, sono state la vera difficoltà. Finché si tratta di modellare elementi regolari, le operazioni sono sempre abbastanza facili, ma in questo caso è stato necessario capire come far fare al software operazioni complesse, e soprattutto con un dettaglio preciso.

Per esempio, uno dei 20 ponti rilevati, collegava due tratti stradali attraversando la vallata in modo non ortogonale, ma le sezioni sono state prese seguendo il profilo longitudinale alla strada.

Disegni di rilievo di un ponte in muratura + calcestruzzo armato.

E’ stato fondamentale poter utilizzare gli strumenti CAD avanzati per ricrearsi la sezione trasversale, ricavandola dalla proiezione di quella disponibile.

La funzionalità “Scala su asse X” che ha permesso di ricavare la proiezione su asse trasversale alla direzione della vallata.

Molti comandi di ARCHLine.XP infatti, come ad esempio il comando muro, prevedono lo sviluppo di una sezione lungo un percorso, quindi bisogna partire dalla sezione trasversale alla direzione del percorso, e solo dopo muovere i nodi della forma per dargli il taglio inclinato.

Il comando “sposta nodo” che permette di modificare la forma dell’oggetto, mantenendo le modifiche al profilo.

Il comando muro si è rivelato utilissimo, è stato possibile modellare praticamente tutte le componenti, grazie anche alle funzionalità di modifica del Layout-2D.

La modifica del profilo per sagomare gli elementi.

La Vista-3D immagine, con il modello posto in assonometria, è stata molto utile per tenere sempre sotto controllo l’evoluzione del modello, e in certi casi è stata un notevole risparmio di tempo su alcune operazioni come il “modifica elevazione“, che ha permesso di spostare gli oggetti con la precisione degli snap, senza dover misurare ogni singola elevazione o altezza

L’uso della Vista-3D immagine in assonometria per modificare in modo preciso l’elevazione degli elementi.

Un altro trucco utilizzato riguarda l’uso della Vista-3D vettoriale. Si tratta di un modo speciale per vedere il modello 3D, tale vista infatti permette di lavorare con tutti gli strumenti CAD 2D avanzati come “intersezione calcolata”, o “blocca angolo”, che aiutano notevolmente nella definizione dei profili di strutture irregolari, in cui molte volte anche la differenza di qualche centimetro compromette lo sviluppo complessivo dell’estrusione.

L’uso della Vista-3D vettoriale in prospettiva frontale per creare profili complessi grazie agli strumenti CAD-2D.

Lo strumento terreno si è rivelato molto utile per completare i modelli, in particolare le opzioni di editing sbancamenti e linee di discontinuità hanno permesso di restituire in modo semplice e con poche misure il contesto su cui si trovavano le strutture.

L’uso degli strumenti Linea di discontinuità e sbancamento del modulo Terreno di ARCHLine.XP

La modellazione tuttavia, non è stato l’unico aspetto, la consegna infatti prevedeva la realizzazione di modelli IFC precisi, in cui ogni elemento fosse contrassegnato dal proprio Type IFC, per poter essere letto e gestito dal software strutturale con cui gestire gli aspetti successivi riguardanti la commessa.

Fortunatamente la flessibilità di ARCHLine.XP consente di utilizzare per la modellazione il comando che più soddisfa le complessità in modo agevole, e sempre in modo molto facile permette poi di assegnare i Type IFC, basta cambiare una proprietà dalla barra laterale!

L’uso degli strumenti Linea di discontinuità e sbancamento del modulo Terreno di ARCHLine.XP

La consegna non prevedeva l’inserimento del contenuto informativo, ma solamente del modello 3D.

Il modello IFC aperto su visualizzatore di terze parti. L’elemento selezionato è una trave.

Alcuni modelli realizzati:

ARCHLine.XP è uno strumento potente e flessibile, in grado di adattarsi anche a quelle esigenze che si discostano dalla progettazione di nuovi edifici, e grazie anche alla collaborazione con lo staff tecnico Cadline Software di Padova, un team di professionisti in grado di “parlare la stessa lingua” e di capire le esigenze, siamo riusciti a completare la commessa nei modi e nei tempi prefissati.

Un ringraziamento speciale al Geom Alberto Betti, Omega Soluzioni – www.omegasoluzioni.it

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