Il triangolo è l’unica figura geometrica elementare indeformabile e pertanto facilmente rappresentabile sul foglio di disegno, risulta opportuno suddividere ciò che si deve rilevare per mezzo di una rete di triangolazione che inquadri rigidamente tutta l’opera oggetto del rilevamento. Questa caratteristiche fa si che questa figura geometrica sia particolarmente comoda nel rilievo anche di forme complesse, in quanto si procede suddividendo l’oggetto da rilevare in triangoli, possibilmente equilateri, di cui andranno misurati tutti i lati. Fissato il primo lato, di misura nota, detto anche base, per rilevare la posizione di un altro punto sarà necessario semplicemente misurarne la distanza dai vertici della base (vengono dette anche coordinate bipolari perché per individuare un singolo punto bastano le distanze da due poli). La scelta di triangoli con forma prossima a quella equilatera riduce notevolmente gli errori.
Si ricorda che per determinare in modo esatto la geometria del vano, cioè di un poligono chiuso di n-lati sono necessari: •misura della lunghezza degli n-lati •misura di [(n-lati) -3] diagonali |
Un altro aspetto è considerare che si parte da uno schizzo, e fare in modo che lo schizzo sia il più possibile “simile” alla geometria reale.
ARCHLine.XP® offre la scelta tra cinque metodi di risoluzione della geometria del Vano.
I primi quattro sono di tipo semiautomatico, cioè richiedono l’intervento dell’operatore passo-a-passo dell'applicazione.
L’ultimo metodo è automatico, consente di risolvere automaticamente il Vano a partire dai valori dati delle misure di Lati e delle Diagonali.
I metodi possono essere utilizzati singolarmente oppure combinati.